Riscaldamento a pavimento: analisi del sistema

IMPIANTO RADIANTE

Il riscaldamento a pavimento è una tecnologia che consente la climatizzazione degli ambienti mediante l’irraggiamento termico dal basso verso l’alto. L’impianto radiante a pavimento è oggi una delle soluzioni più efficienti e diffuse in ambito residenziale e terziario, grazie alla sua capacità di garantire comfort, risparmio energetico e integrazione architettonica. La sua origine risale a all’antichità, ma è con l’evoluzione dei materiali e dei criteri impiantistici che ha raggiunto gli attuali livelli di prestazione.

Principi di trasmissione del calore

La trasmissione del calore in un impianto di riscaldamento a pavimento avviene principalmente per irraggiamento, a differenza dei radiatori che sfruttano la convezione (per questo si parla anche di “impianto radiante a pavimento”).

L’irraggiamento termico consente un trasferimento diretto dell’energia termica tra la superficie del pavimento e gli oggetti o le persone presenti nell’ambiente. Il ruolo della temperatura superficiale è fondamentale: la normativa UNI EN 1264 ne impone un limite massimo di 29°C al fine di garantire il confort ed evitare disagi fisiologici.

Il profilo ideale di distribuzione verticale della temperatura vede valori più elevati al livello del pavimento e più bassi verso il soffitto, migliorando l’efficienza rispetto ai sistemi convenzionali.

Pannelli riscaldamento a pavimento

Il funzionamento di un impianto radiante a pavimento

Un impianto radiante a pavimento è costituito da una rete di tubazioni annegata all’interno di un massetto. In queste tubazioni circola acqua a bassa temperatura (generalmente tra 30 e 40°C), alimentata da un generatore termico.

Il calore viene ceduto al massetto, che lo distribuisce uniformemente alla pavimentazione.

Il controllo climatico è affidato a termostati e regolatori di portata che modulano la temperatura nei singoli ambienti, mantenendo costante il comfort.

Componenti tecnici dell'impianto di riscaldamento a pavimento

I principali componenti di un impianto di riscaldamento a pavimento includono tubazioni, pannello isolante, massetto e collettore. Le tubazioni possono essere in materiale plastico reticolato (come Thermoline PE-X o PE-RT) oppure multistrato (come Mixal), che garantiscono ottima conducibilità termica, resistenza alla pressione e barriera all’ossigeno.

Il massetto ha la funzione di accumulo e trasmissione del calore; a seconda dello spessore e della densità, influisce sull’inerzia termica del sistema. Il pannello isolante, posto sotto le tubazioni, evita dispersioni termiche verso il basso e contribuisce all’efficienza complessiva.

Il collettore regola e distribuisce il fluido nei circuiti ed è spesso integrato con flussimetri e attuatori termoelettrici.

Collettore impianto riscaldamento a pavimento

Efficienza energetica e resa termica

Il riscaldamento a pavimento è altamente efficiente grazie alla bassa temperatura di esercizio. A parità di comfort percepito, è possibile mantenere temperature ambiente inferiori di 1-2°C rispetto a un impianto a radiatori. Ciò comporta una riduzione significativa dei consumi energetici.

L'impianto radiante per il riscaldamento a pavimento è la soluzione più completa che ci sia per l'impiego residenziale: comfort, economia, benessere, versatilità. I vantaggi rispetto alle alternative tradizionali sono così schiaccianti che oggi rappresenta lo standard per tutte le nuove costruzioni e ristrutturazioni.

Il rendimento stagionale dell’impianto è ottimizzato se abbinato a generatori ad alta efficienza, come pompe di calore o caldaie a condensazione. In particolare, il coefficiente di prestazione (COP) delle pompe di calore migliora notevolmente lavorando a basse temperature di mandata.

Un corretto dimensionamento dell’impianto è essenziale per garantire efficienza e comfort. Il calcolo parte dalla valutazione del carico termico dell’ambiente, influenzato da fattori come esposizione, coibentazione e ricambi d’aria. Il passo di posa delle tubazioni (distanza tra un tubo e l’altro) e lo spessore del massetto determinano la potenza termica distribuita per metro quadro. La potenza specifica necessaria viene definita in fase di progettazione sulla base delle condizioni climatiche locali e delle normative vigenti.

Normative tecniche di riferimento

L’impianto di riscaldamento a pavimento deve essere progettato e realizzato nel rispetto della norma UNI EN 1264, che regola il dimensionamento, i limiti di temperatura e le condizioni di posa. Altre normative nazionali ed europee stabiliscono i requisiti minimi di efficienza energetica degli edifici (come la direttiva EPBD).

È importante rispettare i limiti di temperatura superficiale, non solo per il comfort, ma anche per la protezione dei rivestimenti e della struttura edilizia.

Sistema riscaldamento a pavimento

Tipologie di sistemi radianti a pavimento

Esistono diverse tipologie di sistemi radianti a pavimento. I sistemi ad alta inerzia termica utilizzano massetti spessi e hanno tempi di risposta più lenti, ma garantiscono stabilità termica. I sistemi a bassa inerzia, invece, sono progettati con strati ridotti e rispondono rapidamente ai cambi di temperatura, ideali per edifici moderni o con occupazione intermittente. I sistemi a secco, privi di massetto, sono ideali per ristrutturazioni grazie alla loro leggerezza e facilità di posa.

Il rivestimento del pavimento ha un impatto diretto sulle performance termiche. I materiali più adatti sono quelli con alta conduttività termica, come ceramica, gres porcellanato e pietra naturale. Anche il parquet è compatibile, purché si utilizzi legno stabile e si rispettino le raccomandazioni del produttore. I pavimenti vinilici e laminati possono essere impiegati, ma è necessario verificare che siano certificati per l’uso con impianti radianti.

Analisi delle caratteristiche tecniche

Uno dei principali vantaggi tecnici del riscaldamento a pavimento è il comfort termico distribuito.

L’assenza di moti convettivi intensi migliora la qualità dell’aria, riduce la circolazione di polveri e previene la formazione di muffe. In edifici ad alta efficienza energetica o NZEB (Nearly Zero Energy Buildings), l’impianto radiante a pavimento si integra perfettamente con le soluzioni impiantistiche orientate alla decarbonizzazione.

È importante valutare il tempo di risposta termica in maniera da valutare un sistema ad alta o bassa inerzia per definire già in fare di progettazione l’altezza disponibile per la posa.

Sistemi di controllo e automazione

I moderni impianti di riscaldamento a pavimento sono dotati di sistemi di controllo evoluti. I cronotermostati digitali, le valvole motorizzate e i sensori di umidità permettono una regolazione precisa per ogni zona dell’edificio.

Inoltre, è possibile integrare l’impianto con sistemi domotici per la gestione da remoto e l’adattamento automatico in base alle condizioni climatiche o alla presenza degli occupanti.

Confronto con altri sistemi di riscaldamento

Rispetto a radiatori e ventilconvettori, il riscaldamento a pavimento offre una distribuzione più uniforme e una maggiore efficienza, a vantaggio del confort e risparmio energetico dato che la condizione di benessere termico viene percepita anche ad un grado di temperatura inferiore. Rispetto ai sistemi radianti a soffitto o a parete, mantiene il vantaggio di una minore stratificazione dell’aria, temperature di funzionamento più contenute e migliore distribuzione del calore, risultando più efficiente in ambienti residenziali.

Il riscaldamento a pavimento rappresenta dunque una soluzione completa, efficiente e moderna per la climatizzazione invernale degli ambienti. L’integrazione con tecnologie a bassa temperatura e sistemi intelligenti di gestione lo rende ideale per edifici nuovi e riqualificazioni energetiche.

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