In questi casi, compatibilmente con le esigenze e i vincoli impiantistici, esistono le seguenti tipologie di staffaggio:
- Staffaggio mediante manicotto di dilatazione.
- Staffaggio mediante bicchiere ad innesto.
- Staffaggio con compensazione delle dilatazioni.
- Staffaggio rigido.
In relazione alla scelta si devono prevedere i cosiddetti punti scorrevoli e punti fissi (o di bloccaggio della condotta). In tutti i casi, se fra i requisiti del sistema di scarico vi è quello relativo al ridotto impatto acustico, è necessario usare collari fonoisolanti con gomma antivibrante. Se il sistema di scarico è realizzato in Triplus® o Silere® l’impiego di collari fonoisolanti è essenziale.
I punti scorrevoli (indicati nelle immagini con G) sono realizzati mediante collari che, oltre a sostenere il peso della tubazione, lasciano libertà di movimento al tubo impedendo che questo si fletta a causa di aumenti di lunghezza dovuti alle sollecitazioni termiche (dilatazioni) per aumenti di temperatura dell’ambiente o del flusso scaricato. I punti scorrevoli si realizzano facendo in modo che il collare non chiuda completamente sulla circonferenza del tubo lasciandogli l’opportuna libertà di scorrimento.
I punti fissi (indicati nelle immagini con F) sono detti anche punti di ancoraggio o di bloccaggio e impediscono qualunque movimento della tubazione nella zona del collare. Lo scopo dei punti fissi è quello di dirottare le variazioni di lunghezza del tubo nella direzione voluta ovvero verso i bicchieri ad innesto, i manicotti di dilatazione o verso i bracci di compensazione. I punti fissi sono solitamente realizzati mediante appositi collari che vengono chiusi comprimendo completamente il tubo lungo la sua circonferenza.
I punti scorrevoli e i punti fissi devono essere previsti in fase di progettazione secondo regole ben precise, anche in relazione alla porzione di impianto a cui sono destinati (colonne, collettori, innesti delle diramazioni in colonna, ecc.). I sistemi di staffaggio sono dunque un argomento molto articolato che necessita di una trattazione ampia. Dopo questa breve introduzione invitiamo quindi i lettori più attenti ad approfondire questo importante e spesso sottovalutato aspetto sulla documentazione tecnica Valsir.